Non è facile seguire l’evoluzione nel tempo dello shintou, religione priva di fondatore, dalle forme molteplici e contraddittorie, nelle quali confluiscono fenomeni di natura diversa, di origini geografiche, storiche, culturali indipendenti tra di loro. Quasi sempre lo shintou viene considerato una “religione originaria dei giapponesi”, un complesso cioè di idee, atteggiamenti, valori, pratiche di culto, formatosi e sviluppatosi esclusivamente nelle isole nipponiche, tesoro spirituale del tutto indigeno.
E’ vero che al di là di un certo punto (secoli V-VI d.C.) perdiamo contatto con i documenti scritti indigeni e stranieri, e quindi migriamo verso un albore preistorico nel quale possono formularsi soltanto delle supposizioni ma è pur vero che intorno al 300 d.C. ha luogo in Giappone una rivoluzione culturale della massima importanza, la quale ha inizio, a quanto rivelano le ricerche archeologiche, nel nord del Kyuushuu (la grande isola meridionale dell’arcipelago), e si espande gradualmente verso Est, verso le terre