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Lo abbiamo già detto diverse volte che la particella No viene usata in molti modi diversi: specificazione, nominalizzazione, sostituzione del verbo essere in subordinate relative, come punto interrogativo nel parlato colloquiale ecc… . Altro uso molto frequente è quello di nominalizzare un’intera proposizione (o unirne due in una).
Prendiamo queste due frasi:
1) Suzuki-san ga kaisha wo yameta (Suzuki-san non lavora più in azienda) 2) Sore wa, shitteiru? (Lo sapevi?)
Possiamo unire queste due frasi in una sola, nominalizzando la prima, in questo modo:
す ず き さ ん が 会 社 を 止 め た の を 知 っ て い る ? Suzuki-san ga kaisha wo yameta no wo shitteiru? Sapevi del fatto che Suzuki-san non lavora in azienda?
Come vediamo dall’esempio il verbo Shitteiru è il verbo principale che regge tutto l’intero complemento oggetto “Suzuki-san ga kaisha wo yameta no wo” rappresentato come tale proprio dalla particella “wo” legata alla frase subordinata da No.
Dunque No nominalizza una frase che, assumendo la “forma” di un grande sostantivo, può essere