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L’Antico Giappone non aveva inizialmente, come abbiamo già imparato, un suo proprio sistema di scrittura, ma comunicava solo foneticamente. La necessità poi di avere un metodo di scrittura portò il Sol Levante ad adottare e importare quello cinese, anche se, in modo particolare.
Come sappiamo infatti, i caratteri cinesi (Kanji – “caratteri degli Han”) nella lingua giapponese vengono letti in vari modi, causando non poche difficoltà agli studenti; in giapponese infatti si usa leggere gli ideogrammi secondo due tipi di letture: Lettura On (lettura “cinese”) e Lettura Kun (lettura “giapponese”), ricordando sempre che possiamo avere più di una lettura On e più di una lettura Kun per uno stesso kanji.
Nei tempi atichi, i monaci buddhisti resero più popolare la così chiamata Lettura Wu, lettura usata nel sud-est del Regno Cinese di Wu. Nel VII e VIII secolo, venne introdotta poi anche la Lettura Kan (o Han), in uso nell’area